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I SOGNI DI HYPNOS – PARTE I: LA STORIA DIETRO L’ORRORE

Dietro le luci sfavillanti e le feste infinite, Parigi cela i suoi segreti più oscuri. Vene di follia serpeggiano tra i vicoli, ingrandendo le fila di ospedali e manicomi, laddove persone scompaiono senza lasciare traccia. Mentre gli scandali vengono taciuti, lì ha luogo il vero spettacolo.

Laura Cardinale, illustre Moderatrice di Gioco, ci conduce nei segreti de I Sogni di Hypnos.

Cosa è successo?

È un piovoso novembre parigino del 1895 quando quattro artisti americani, a passeggio per Marais, notano uno strano affollamento fuori dall’église Saint-Paul-Saint-Louis. Padre Céleste, loro conoscente, sta discutendo animatamente con un Gendarme. La situazione è bizzarra, poiché l’uomo, solitamente dal comportamento pacato e razionale, continua a urlare senza sosta.

Sono scomparse delle persone e pare che nessuno voglia prendersi la briga di indagare. Gente umile, sbandati, disoccupati, perché mai dovrebbe importare a qualcuno? Ma Padre Céleste è sicuro di aver scorto al Salpêtrière, ospedale psichiatrico del XIII arrondissement, un paziente fin troppo somigliante. Ma perché mai persone sane come un pesce dovrebbero finire in manicomio?

L’uomo, sconvolto, chiede aiuto. Qualcuno ha rotto un vetro della sagrestia lanciando un sasso, sicuramente per minacciarlo, ma assieme vi era avvolto un foglio con disegni inquietanti, raffiguranti preti senza volto. Le stranezze aumentano, considerando che anche i quattro stanno facendo strani sogni di persone senza volto e che proprio qualche giorno fa qualcuno ha rotto un vetro dell’abitazione in cui convivono.

Inizia così un’indagine che li conduce prima all’Hôtel-Dieu, dove una delle tre persone scomparse era stata inviata da Padre Céleste per ricevere cure (si scopre fosse affetto da tubercolosi), per poi recarsi nei vicoli di Marais. Lì, tra vicoli malfamati e insalubri, visitano il locale del Vecchio Henry, un ex galeotto dal fare viscido e violento che subaffitta a prezzi disonesti luridi appartamenti. Seppur con qualche scontro e difficoltà, i nostri riescono a recuperare la chiave dell’appartamento del giovane scomparso. Ma adesso sono in debito con una persona pericolosa.

L’appartamento è stato messo a soqquadro e… tra fogli di giornale di tre settimane fa e volantini sbiaditi si ritrova una boccetta di laudano. Tintura d’oppio utilizzata come medicamento, ma che crea dipendenza.

Ma quanto c’è di “storicamente vero” in quello che abbiamo giocato? Ci apprestiamo ad affrontare un viaggio tra le pieghe della Storia, laddove la realtà si confonde con la fantasia.

Hôtel Particulier

Hôtel de Guénégaud, acquerello, Guillaume Le Baube

I nostri quattro Artisti, giunti a Parigi in tempi diversi, si sono conosciuti grazie all’alloggio comune presso l’Hôtel de Guénégaud (60, rue des Archives – 75003 Paris). Si tratta di un Hôtel Particulier, una struttura abitativa tipica francese che vede tra i 400 e i 2000 edifici nella sola Parigi (molti oggi trasformati in Musei o sedi di amministrazioni pubbliche). Si tratta di palazzi lussuosi indipendenti, dotati di una corte anteriore e un giardino posteriore, nati come residenze di famiglie nobili o pensate per essere suddivise in appartamenti e affittate dalla famiglia proprietaria. Quest’ultimo è il caso dell’Hôtel de Guénégaud, oggi sede del Musée de la Chasse et de la Nature, costruito tra il 1652 e il 1653 da François Mansart nell’area di Marais. La struttura diviene di proprietà della famiglia Thiroux nel 1766, quando il collezionista di opere d’arte François Thiroux d’Epersenne la trasforma nella sua personale galleria d’arte. Morto dopo solo un anno, la famiglia vi abita fino al 1842, per poi affittarla a diversi proprietari. Il palazzo diviene così una scuola, poi un atelier e infine il laboratorio di un orefice. Il palazzo verrà definitivamente venduto nel 1895, dando alla famiglia bassi ricavi.

Mi piaceva l’idea che gli eventi della campagna potessero aver in qualche modo influenzato la storia, portando alla decisione di vendere l’edificio. Monsieur Thiroux, apparso fugacemente nella prima sessione e ben delineato durante la sessione 0 svoltasi sul canale di 20Facce, è inventato, seppur ispirato a quel suo lontano antenato da cui ha ereditato l’amore per l’Arte (soprattutto se raffigurante la sua persona). L’idea che l’uomo abbia delle difficoltà economiche ha permesso quindi di immaginare che, negli ultimi mesi prima della vendita, si sia ritrovato a dover affittare i suoi appartamenti a persone assai diverse tra loro (e che, nella maggior parte dei casi, lui trova “bizzarri” o “inappropriati”).

Qui un elenco di Hôtel Particulier francesi, in cui poter ambientare le vostre avventure!

Hôtel-Dieu

Sin dal VII secolo sorgono in Francia strutture assistenziali dipendenti dal vescovo, situate nei pressi di cattedrali o altri edifici ecclesiastici, che prendono il nome di Hôtel-Dieu. Inizialmente alloggio per pellegrini, divennero con il tempo ospedali od ospizi.

L’Hôtel-Dieu di Parigi sorge sull’Île de la Cité, al lato nord della Piazza di Notre-Dame e i suoi edifici sono di recente costruzione, realizzati nell’ambito delle opere di rinnovamento di Haussmann (l’artefice dei boulevards!).

E a proposito di spunti utilizzabili… sono circa quattro i cimiteri demoliti nelle varie fasi di ricostruzione. Chissà che non ci siano anime in cerca di vendetta!

Paul Richer: tra Arte e Anatomia

Contatto della nostra Ritrattista Grace Sheldon, Paul Richer è esperto di anatomia, medico, scultore e professore all’École nationale supérieure des Beaux-Arts in Paris. Grande esperto di disegno dal vivo, fu uno dei più famosi illustratori di modelli anatomici, realizzando stampe per testi scientifici. Le sue lezioni si svolgevano spesso in ospedali, obitori e manicomi.

E questo è solo l’inizio. Dove ci porteranno le prossime sessioni? Lo scopriremo Martedì 15 giugno alle 21.00 sul canale Twitch di NEED GAMES!

Laura Cardinale

Il Salotto di Giano