needgameslogo header h=70px

Essere il Game Master

Il Game Master è il vero e proprio “regista” della campagna o sessione di gioco. Può anche riscoprie il ruolo di sceneggiatore, il produttore, tecnico del suono, ma il ruolo di attori e protagonisti deve rimanere ai giocatori. 

Ci sono anche Giochi di Ruolo ideati appositamente per essere giocati senza questa figura, chiamati masterless, e altri in cui questo ruolo è fondamentale o può essere condiviso da più giocatori.

IL GAME MASTER È UN GIOCATORE

Il Game Master è innanzitutto un giocatore. Ci sono persone convinte che il Game Master sia una figura mitologica, su cui grava il successo o il fallimento della campagna: non potrebbe esserci concetto più sbagliato.

Il Game Master è il giocatore che si prende il compito di animare il mondo in cui si svolgono le avventure degli altri giocatori e dirigerne gli eventi, ma non ha il compito di rendere il gioco divertente: quello è un dovere di tutti!

COSA FA IL GAME MASTER

Se è vero che essere un Game Master comporta più responsabilità che interpretare un singolo personaggio, bisogna dire che questo è proprio uno degli aspetti più divertenti: pensare a come gli altri giocatori affronteranno le storie di cui state narrando gli eventi è la benzina che muove ogni GM!

Il GM deve infatti:

  • essere l’autorità rispetto alle regole di gioco o sapere dove reperirle in caso di dubbi, risolvendo eventuali dispute;
  • preparare adeguatamente la sessione, consultando il manuale di gioco o dell’avventura, a seconda delle necessità;
  • rendere il gioco il più dinamico possibile, dando voce e interpretando i Personaggi Non Giocanti (PNG), ovvero tutti gli altri abitanti del vostro mondo immaginario.

Per farlo al meglio, può esprimere le sue doti di improvvisazione e recitazione come un vero attore, talvolta assumendo il ruolo di un personaggio più importante o di una semplice comparsa, oppure descrivendo come una voce narrante i luoghi visitati dagli avventurieri. 

Fidatevi, vedere il mondo che avete pensato nella vostra testa prendere vita grazie alle decisioni dei giocatori e dei loro personaggi non ha prezzo.

Un altro ruolo del Game Master è quello di arbitro della sessione. Districarsi tra decine o centinaia di regole non è sempre facile, e ci sono momenti in cui diversi giocatori potrebbero proporre la loro versione di come qualcosa si debba applicare al gioco, accendendo vivaci discussioni: al Game Master spetta quindi il compito di dirimere la questione consultando le fonti migliori e fornendo l’interpretazione più corretta possibile. La sua parola è definitiva, ma deve avere sempre in mente il concetto cardine del GdR: il divertimento di tutti, anche il suo.

Il Master deve anche essere bravo ad ascoltare i propri giocatori. Alla fine di una sessione, chiedete sempre cosa è piaciuto, cosa non è piaciuto e fatevi fare delle critiche costruttive: solo sbagliando e riparando ai propri errori si può migliorare. Come per ogni arte, il talento naturale viene affiancato da molta pratica: sessione dopo sessione, campagna dopo campagna, affinerete le vostre tecniche e diventerete dei Game Master sempre migliori!

Ricordatevi che state giocando a un Gioco di Ruolo e il ruolo, ovvero l’interpretazione del personaggio, è la componente più importante di tutte. Se un giocatore sta ruolando una bellissima scena e infrange una o più regole, potete sicuramente chiudere un occhio e premiare la sua creatività e interpretazione: l’unica vera regola che vi consigliamo di adottare è proprio questa: IL RUOLO SOPRA LE REGOLE! 

Ovviamente, ciò non significa che ogni giocatore possa prevaricare costantemente il regolamento di gioco solo per agire liberamente secondo il suo volere: le azioni geniali e spettacolari vanno premiate, ma bisogna sempre mantenere una certa educazione e rispetto, soprattutto nei confronti degli altri giocatori e dell’ambiente in cui ci si trova (che sia la casa di un amico, la ludoteca di quartiere o un server Discord dedicato al GdR).

È DIFFICILE FARE IL GAME MASTER?

Il ruolo del GM è sicuramente impegnativo, per quanto estremamente divertente e appagante. È una figura che in genere conosce il gioco meglio degli altri giocatori, lo spiega ai novizi, li assiste nella fase di creazione del personaggio e ha l’ultima parola in caso di diatribe.

Una sessione di Gioco di Ruolo è uno scambio continuo di dialogo tra il Game Master e i giocatori, intervallato da qualche tiro di dado.

Una delle caratteristiche più importanti di un Game Master è quella dell’improvvisazione. È infatti molto più semplice che i giocatori prendano delle decisioni totalmente impreviste (talvolta persino completamente irrazionali o illogiche), piuttosto che procedere lungo la direttiva che vi eravate immaginati. 

Ma non spaventatevi, è una delle cose belle dell’essere Game Master! Se siete colti alla sprovvista e non sapete che pesci pigliare, buttatevi e improvvisate: è il vostro mondo e, anche se dite qualche cavolata, di sicuro troverete dei giustificativi in gioco durante la sessione! Non fermate mai il gioco, non dite mai di no e continuate a raccontare e reagire agli stimoli dei vostri giocatori. In questo caso, è molto più semplice a farsi che a dirsi!

STRUMENTI PER AIUTARE IL GAME MASTER

Iniziare a fare il Game Master, specie se è la prima volta, può essere alquanto spaesante, ma ci sono degli strumenti utili che accorrono in vostro aiuto.

Come già accennato, è possibile affidarsi a Starter Set e Quickstart, oppure consultare bene gli stessi manuali base dei vari Giochi di Ruolo, ma anche cercare utili video su YouTube (che possono essere sia dei tutorial che dei veri e propri gameplay), seguire gli streaming su Twitch, ascoltare i podcast dedicati, leggere le chat su Discord, visitare i forum e i gruppi di discussione sui social media, nonché (per i più volenterosi e curiosi sull’argomento) consultare saggi specialistici in cui sia approfondita la figura del Game Master.

La maggior parte dei Giochi di Ruolo prevede, all’interno del manuale base o della linea del prodotto, un capitolo o volume dedicato esclusivamente al GM, in cui si spiega come creare l’ambientazione, bilanciare gli scontri e poter diventare un Game Master migliore, aggiungendo una serie di regole e trucchi per permettere di familiarizzare maggiormente con questo ruolo.

Su YouTube e Twitch si può assistere a numerose campagne, in differita o live streaming, che possono aiutare il Master a capire come condurre correttamente il gioco, sia esso svolto nell’arco di una campagna o di una singola sessione. Ci sono inoltre decine di podcast, creati appositamente per darvi supporto e offrire pratici consigli o approfondimenti sulla figura del GM, oppure su come coinvolgere maggiormente i giocatori durante le sessioni di un determinato tipo di gioco.

In aggiunta ai classici manuali di regole e di ambientazione, ce ne sono molteplici focalizzati esclusivamente sulla figura del Game Master, scritti proprio per aiutare i lettori nella stesura delle avventure, spiegando come rimanere concentrati e non perdere la finzione narrativa, come creare campagne avvincenti e tanto altro.

Vi ricordiamo, però che, come nella vita, la pratica è la miglior arma di un Game Master: più sessioni fate, più sarete a vostro agio nel ruolo di GM!

CONSIGLI PER IL GAME MASTER

Il ruolo del Game Master può essere estremamente soddisfacente o fornire numerosi grattacapi, ma non disperate: potete seguire questa breve lista per tenere sempre a mente i dettagli più importanti quando giocate.

Stabilite i confini di gioco: la Dichiarazione d’Intenti

È molto importante che tutti i giocatori (GM incluso) comprendano bene il tipo di impegno a cui si stanno per dedicare quando pianificano di giocare a un GdR. Che si tratti di una one-shot o di una campagna ben più lunga, di un titolo nuovo o di una vecchia gloria, la dichiarazione d’intenti può essere un ottimo strumento per stabilire le tematiche di gioco e i confini all’interno dei quali si dovrebbe sviluppare la storia. Stendere alcuni semplici punti, come dove giocare, per quanto tempo (o con quale frequenza), chi si occupi di procurare il materiale (e gli snack!) permette una migliore organizzazione e assicura di non lasciar qualcuno in disparte (né di obbligare una sola figura a rendere conto di tutta l’attività). In questo modo, ogni giocatore dovrebbe sentirsi maggiormente responsabilizzato a rispettare l’impegno preso.

Soprattutto, non si deve mai dimenticare che ogni membro del gruppo deve essere libero di sentirsi a proprio agio quando gioca, motivo per cui è importante che ciascun giocatore proponga una serie di cose poco gradite (se presenti) o addirittura da evitare durante la narrazione degli eventi. Il GM dovrebbe anche cercare di avvisare in anticipo gli altri giocatori riguardo eventuali contenuti sensibili all’interno della trama che ha predisposto: le avventure nel sottosuolo potrebbero risultare molto complicate da gestire per un gruppo di claustrofobici. Non dimenticate che il gioco può anche essere utile per sconfiggere le paure e superare insieme le difficoltà: avventurarsi tutti insieme nel sottosuolo potrebbe persino risultare divertente! 

Date scelte vere ai giocatori!

Quando scrivete una sessione o vi trovate al tavolo da gioco, non forzate le scelte dei giocatori, lasciate loro massima libertà. Se scrivete per filo e per segno ogni scena prima di iniziare e non permettete alcuna modifica in corso d’opera, i giocatori non si sentiranno parte del mondo e sospetteranno che le loro scelte siano completamente ininfluenti!

Date loro la possibilità di prendere le proprie decisioni e lasciatevi sorprendere: è una delle parti più divertenti del GdR.

Siate fan dei vostri giocatori e della storia che creano!

Ricordate che i giocatori non sono i vostri antagonisti, bensì i protagonisti della storia condivisa, a cui contribuiscono attivamente sin dalla creazione del proprio background. Saranno loro che, sessione dopo sessione, daranno vita al mondo, tessendo trame interessanti e piene di sorprese! Tifate per loro, siate loro fan, incitateli quando stanno per compiere un’azione straordinaria, esultate con loro quando ottengono un risultato strepitoso sul dado e consolateli quando falliscono miseramente (o rigirate il coltello nella piaga, magari aggiungendo il giusto pizzico di ironia che permetta di sdrammatizzare correttamente la scena)!

Non dimenticate di dare il giusto spazio a ogni storia, alternando momenti di tensioni e di più ampio respiro, e lasciate che le emozioni riempiano l’esperienza di gioco (fornendo una buona scorta di fazzoletti quando il PNG preferito del party si immola tragicamente per salvare la vita a qualcun altro).

È bello anche fallire!

Quando i giocatori devono effettuare una prova cruciale e la sorte non li premia con un buon tiro di dado, lo sconforto e la frustrazione (o la rabbia!) per il fallimento traspaiono chiaramente dai loro occhi e dalla loro espressione: è il momento giusto per intervenire e spiegare loro che a volte è bello anche fallire! D’altronde, se Aladdin non fosse rimasto intrappolato nella Caverna delle Meraviglie, non avrebbe mai potuto sperimentare i poteri della lampada e stringere amicizia con il Genio, probabilmente rimanendo nient’altro che uno straccione.

Analogamente, ogni fallimento può offrire al Master la possibilità di aprire nuovi orizzonti narrativi, talvolta sfruttando proprio quel momento di esitazione del giocatore per approfondire alcune trame sopite o celate dagli avvenimenti della storia principale. 

Mettete ogni giocatore a turno sotto i riflettori!

Avrete sicuramente l’occasione di giocare con il vostro partner, vostro fratello, la vostra migliore amica, ecc., e a volte sarete tentati di fare dei favoritismi e dare più spazio a un giocatore piuttosto che a un altro: non fatelo! Ogni giocatore merita il suo momento di gloria all’interno della narrazione, indipendentemente dalle simpatie che provate nei suoi confronti. Se proprio non riuscite a distribuire l’attenzione a tutti, assicuratevi di coinvolgere con cura il giocatore principiante: si sentirà al centro dell’attenzione e tirerà fuori il meglio di sé. Provare per credere!

Studiate il gioco!

Prima di organizzare una sessione, leggete bene il gioco che volete far giocare. Prendete appunti, cercate di immaginarvi che tono volete dare alla sessione, i PNG, gli odori, i colori. Imparate bene le regole e tenete a portata di mano il manuale. Per quanto le studierete, vi ritroverete sempre a sfogliarlo almeno un paio di volte a sessione. E se qualche volta arriverete alla sessione impreparati (capiterà, oh se capiterà…), conoscendo bene le regole potrete improvvisare scene e tirare fuori dal cilindro PNG in men che non si dica!

Non dite mai di no!

Immaginate questa scena: state descrivendo un’azione leggendaria, priva di ogni logica per tutte le personi presenti al tavolo, ma per voi, per VOI è l’azione più figa di sempre! La descrivete al Game Master con gli occhi pieni di speranza che brillano, e questi vi dice: “NO, NON PUOI FARLO”.

In quattro parole ha distrutto la vostra esuberanza ruolistica!

Bene, ricordatevi di questa cosa e non fatelo anche voi! Non dite mai di no! Trovate piuttosto dei modi razionali (e coerenti con la logica dell’ambientazione che state giocando) per far sì che l’azione non accada, oppure dite: “Sì, e…” aggiungendo dettagli che il giocatore poteva non aver considerato o imprevisti dovuti alla stravaganza dell’idea proposta, oppure lasciate decidere a un dado, il sommo Giudice dei GdR!

Chiedete feedback!

Al netto dei temi affrontati al tavolo e delle impressioni avute durante lo svolgimento della sessione, è importante per un Game Master chiedere ai giocatori come sia stata la loro esperienza, così da capire se si siano divertiti o se ci sia stato qualche fattore che potrebbe aver influito negativamente sulla stessa. Domande quali: “Come vi è sembrato questo?”, “Vi è piaciuto quello?”, “Forse potevo proporvi meglio quella parte, che ne dite?” aiutano sicuramente a confrontare le diverse visioni di ogni giocatore, scoprendo magari dettagli che potevano essere sfuggiti. 

Non significa cercare di analizzare approfonditamente ogni possibile errore commesso, ma solo scoprire se gli strumenti di sicurezza hanno funzionato correttamente e se tutti i giocatori condividono appieno quanto giocato, sulla base dei confini stabiliti inizialmente, o se piuttosto non si aspettino un altro tipo di esperienza

Prendetevi il vostro tempo e cercate di capire insieme come migliorare.

Divertitevi tutti!

Questa è l’unica vera cosa importante: state cambiando tutte le regole di un gioco e tutti al tavolo si stanno divertendo? State conducendo in maniera caciarona un gioco estremamente serio e dark e avete le lacrime agli occhi dal ridere? Vi rendete conto che siete così emozionati da una scena che il silenzio regna sovrano e avete tutti un sorriso enorme stampato sulle labbra? Finché tutti sono d’accordo e si stanno divertendo, STATE FACENDO LA COSA GIUSTA. Questo è il GdR!

#SAFESPACE

TUTTI DEVONO SENTIRSI A PROPRIO AGIO

Uno dei compiti più importanti è quello di gestire il “clima” e la serenità del tavolo. Prima di iniziare a giocare, parlate tra di voi: se ci sono argomenti che non volete affrontare durante le vostre giocate, ditelo apertamente agli altri giocatori. Molto spesso, anche se si pensa di conoscere bene le persone con cui si sta facendo una campagna, non si possono sapere tutti i dettagli del loro passato, le loro fobie, le paure suscitate da ricordi o pensieri ricorrenti, quindi ci potranno essere dei momenti in cui si presenteranno in gioco alcune situazioni “scomode”, che potrebbero mettere a disagio i vostri compagni (o voi stessi).

Se questo dovesse succedere, come GM avete la responsabilità di chiedere ai vostri giocatori di informarvi immediatamente del problema e fermare il gioco. Cambiate immediatamente argomento, senza necessità di chiedere spiegazioni, a meno che non vengano immediatamente e volontariamente fornite dal giocatore stesso. Analogamente, in qualità di giocatori nell’atto di interpretare le azioni dei vostri personaggi, potrebbe accadere di toccare qualche tasto dolente: se il problema si presenta, non esitate a censurare l’episodio o a chiedere aiuto al GM per gestire meglio la situazione. Ricordate che state giocando di ruolo per passare qualche ora di divertimento, senza portare a galla brutti ricordi ed esperienze.

Quando si gioca di ruolo, come nella vita reale, il credo religioso o politico, l’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’etnia non devono influenzare negativamente la sessione. Una volta seduti al tavolo, siamo tutti giocatori con la stessa passione comune, quindi comportatevi da esseri umani degni di questo nome: le differenze sono estremamente importanti ed è giusto che l’ambiente permetta la libera espressione, ma non dimenticate che nessuno è obbligato a cambiare opinione per farvi piacere, né è detto che la pensi esattamente come voi. Rinviate queste discussioni a momenti più consoni e adeguati. Se necessario, non dimenticate di includere apposite considerazioni nella dichiarazione di intenti, in modo da mettere subito in chiaro quali siano gli argomenti da affrontare e quali invece si debbano totalmente evitare, per il benessere e il divertimento di tutti.

Torna all’inizio della serie!